lunedì 15 dicembre 2008

nozioni generali...

Il gruppo costituisce una realtà le cui manifestazioni meritano studio e riflessione, specialmente se si opera in organizzazioni educative-formative.
Il gruppo nasce dall’interazione tra individuo e gli altri della collettività.
Le “determinanti” del funzionamento di un gruppo possono essere:
- l’obiettivo
- le risorse (uomini, mezzi e organizzazione)
- la gestione
- il controllo
Il primo passo della vita del gruppo è l’esigenza di farsi conoscere. Gli altri passi dipendono tutti dalla sincerità tra i componenti del gruppo. All’interno del gruppo ogni individuo può assumere il suo ruolo, e possiamo avere “tipi” diversi all’interno del gruppo: l’antagonista, l’intruso, il leader, ecc.
Ci sono poi anche tipi diversi di gruppo: si passa dal gruppo di addestramento a quello di animazione, da quello di comunità a quello di idee, e così via.

4 commenti:

AliceTarozzo ha detto...

Ma perché è importante lavorare in gruppo? Perché il gruppo ha a disposizione più menti per svolgere i propri compiti e riesce, perciò, a prendere decisioni e proporre soluzioni più efficaci. Perché il lavorare con altre persone risulta essere meno monotono e meno faticoso rispetto al lavoro individuale (anche se molto dipende dal tipo di lavoro). Esistono delle caratteristiche comuni a tutti i gruppi: Appartenenza: cioè la sensazione di partecipazione e di essere ben accettato da parte di un gruppo. I membri di un gruppo si designano generalmente con il pronome “noi”. Per giungere a ciò è necessario: contatto con gli altri membri identificazione di ogni componente con norme, valori e atteggiamenti del gruppo omogeneità che attutisce le differenze individuali accentuando i caratteri comuni del comportamento, del modo di pensare e dell’immagine esteriore Interdipendenza: l’appartenenza ad un gruppo determina una interdipendenza dinamica in grado di modificare progressivamente le motivazioni, gli atteggiamenti, i vissuti e i comportamenti di ciascun membro. Coesione: legame che tiene insieme il gruppo. Il tasso di coesione agisce come rinforzo per i singoli membri nel raggiungimento degli obiettivi che il gruppo si propone. Polarizzazione: quando le divergenze all’interno del gruppo non possono essere eliminate si formano due sottogruppi la cui riunificazione risulta improbabile in quanto i meccanismi di aggressività, un tempo proiettati all’esterno, si dirigono all’interno del gruppo stesso. Differenziazione dei ruoli: si attua spontaneamente o in modo prestabilito. Ogni soggetto può assumere diversi ruoli nello stesso gruppo in momenti diversi. Istituzione del leader: è il passo decisivo alla differenziazione dei ruoli. Di solito il gruppo riconosce come leader, e non capo, in base a due scale indipendenti di valori: quella relativa a capacità tecniche e quella relativa a capacità di essere ben voluti. Rendimento: rispetto alla somma delle singole prestazioni, il gruppo offre un migliore rendimento. All’interno del gruppo è importante la comunicazione, che deve essere chiara e precisa. Senza un’adeguata comunicazione il gruppo non va avanti, ci sono delle incomprensioni e si rischia di non raggiungere gli obiettivi prefissati. Può succedere che il gruppo faccia troppo affidamento su sé stesso e si giunge allora al fenomeno dell’illusione dell’efficienza del gruppo: i membri si illudono di essere produttivi perché osservano che nel gruppo vengono prodotte più idee che individualmente; si nota che i membri sono incapaci di distinguere le proprie idee da quelle degli altri (soprattutto nel brainstorming). E’ importante per le aziende il lavoro di gruppo e per questo deve essere valorizzato, investendo su corsi di formazione ad hoc per poter “sfruttare” appieno questo modo di lavorare, che è utile sia all’organizzazione stessa, sia alle persone che ne fanno parte.

tratto da: http://www.psicologiadellavoro.com/content/view/16/30/

AliceTarozzo ha detto...

Vi suggerisco un libro che potrebbe chiarirvi alcuni concetti del lavorare in gruppo.

"Dal gruppo al gruppo di lavoro. La formazione in Team: la conduzione, l'animazione, l'efficacia." di Renato Di Nubila

AliceTarozzo ha detto...

Un buon lavoro di gruppo può essere anche fatto attraverso esperienze di outdoor. E per saperne di più o avere maggiori informazioni vi rimando ad un blog interessante: http://laconicoutdoor.blogspot.com/

AliceTarozzo ha detto...

All'interno di un gruppo una cosa che è fondamentale fare è quello di saper ascoltare gli altri componenti. Intanto per un fatto di educazione, ma anche per poi interagire al meglio.
Su questo argomento vi suggerisco un blog che tratta proprio dell'ascolto, in particolare dell'ascolto attivo:
lupag-tiascolto.blogspot.com